sabato 11 febbraio 2012

Un giorno ti offrirò un caffé nel bar della via di fianco alla libreria e ti guarderò a lungo, con attenzione.
Ti porterò una torta nuova, perché è sempre bello cucinare per te e parleremo di nulla come sempre.

Allora ti dirò che mi manchi da quando ti ho conosciuto, che avrei voluto averti un altro po' vicino, non tutto per me, solo accanto come le persone che passeggiano insieme così quando capita.

Ti dirò che avremmo bevuto un bicchiere di vino sul prato e ti avrei chiesto che ne pensavi di quella giornata, cosa diceva alla mattina il giornale, come mai le tue scarpe sono così brutte, perché le magliette le compri solo a righe.

Ti dirò che anche se non t'importa, sono scomparsa perché non me ne facevo niente di quello che potevi darmi, che ti amo sempre come di quei fratelli ai quali non sai dirlo.

Più di tutto mi sarebbe piaciuto stare bene con te come quando dopo una lunga giornata finalmente torni a casa.

Ti dirò che non me ne faccio niente della tua confezione, lì a ricordarmi che delusione è stata aprire il pacco e non trovarci dentro quello che diceva la scatola.
Ti dirò ancora che mi manchi, perché mi manchi tanto.

Poi ti dirò ciao, un bacio.

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